martedì 17 agosto 2021

UN PROMEMORIA: LA SHARI'A E IL DESTINO DELLE DONNE AFGHANE

Il Corriere della Sera titola:

I talebani: «Amnistia e donne al governo ma sotto la Sharia»

Poco dopo ho ricevuto un video che, con dolore, condivido qui sotto. Ho provato a pubblicarlo su Facebook, ma sono bastati 30 secondi affinché i guardiani della comunità dello statunitense Mark Elliot Zuckerberg lo rimuovessero senza appello. Più volte.

Ecco a cosa stanno andando incontro le donne afghane. Ecco cosa significa applicare la legge della Shari'a. Questo sarà il loro destino.

Le immagini sono chiare e crude, fin troppo.

Se decidete di guardare, guardate bene. Osservate come sono tronfi e pieni di sé. Quanto godono. Ecco. Non c'è speranza qui.

Bastano 2'.42'' per capire cosa si intende per "legge coranica".
Dueminutiequarantaduesecondi.
Quante vite ci stanno in due minuti e quarantadue secondi?

Qui il link all'articolo da Il Messaggero del 15 gennaio 2015 per chi volesse approfondire l'orrore.
https://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/al_qaeda_giustiziata_combattenti_adulterio-807264.html

#Afghanistan #orrore #leggecoranica #sharia #europe #usa #women


Le immagini sono forti, lo ripeto.






Kant aveva una visione ambiziosa
: voleva fondare una Legge Morale Assoluta sull'uomo, perché convinto dell'esistenza di una Legge Morale insita nell'uomo stesso. Insomma, la moralità sarebbe dentro di noi, basta solo riconoscerla e farsene guidare. Una morale incondizionata, quindi, universale e necessaria, che possiede la capacità di svincolarsi dalle inclinazioni sensibili. In qualità di essere razionale, non posso ignorare la sofferenza di un altro essere umano, perché nel momento stesso in cui lo riconosco, la morale si è già manifestata. Poi c'è la scelta, libera e consapevole di intervenire o meno. Una scelta che risulta però espressione di una volontà pura. Per una volta, una sola volta nella Storia, proviamo a fare la scelta giusta. Quella morale, appunto. Universale e necessaria.
«Zwei Dinge erfüllen das Gemüt mit immer neuer und zunehmender Bewunderung und Ehrfurcht, je öfter und anhaltender sich das Nachdenken damit beschäftigt: Der bestirnte Himmel über mir, und das moralische Gesetz in mir.» «Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale dentro di me.»

(Epitaffio di I. Kant, estratto dalla Critica della ragion pratica)
           #Afghanistan

Athena Barbera


venerdì 22 ottobre 2010

Percorsi di lettura. Umberto Eco

Cos'è la filosofia? Scusate il mio conservatorismo banale, ma non trovo ancora di meglio che la definizione che ne dà Aristotele nella Metafisica: è la risposta a un atto di meraviglia.
Umberto Eco

È italiano e ne siamo orgogliosi. È critico, saggista, scrittore, filosofo, accademico, semiologo e linguista di fama internazionale. E sicuramente stiamo dimenticando qualcosa. Del resto, cosa dire di un uomo che ha ricevuto ben 37 lauree honoris causa da università di tutto il mondo? Umberto Eco, alessandrino classe 1932, laureatosi giovanissimo in filosofia, ha svolto indagini in molteplici direzioni: sulla storia dell'estetica, sulle poetiche d'avanguardia, sulle comunicazioni di massa, sulla cultura di consumo, spaziando dall'estetica medievale alla semiotica ai vari codici di comunicazione artistica.

giovedì 21 ottobre 2010

Letto per voi. Mela marcia. La mutazione genetica di Apple

Sorpresi e sicuramente perplessi per quella che è stata considerata l’ennesima follia di massa scatenata dalla moda del momento, abbiamo tutti avuto modo di vedere le lunghissime code di persone in fila in ogni parte del mondo per aggiudicarsi l’ambito oggetto del desiderio. Prima venne l’Iphone, poi, è stato il turno dell’Ipad. Sono stati spesi fiumi di inchiostro e scomodati illustri sociologi per indagare cosa stia alla base della corsa alla mela. Beh, non si tratta di un mero fenomeno di costume. Niente affatto. Apple non ha clienti, ha fan. Esattamente come un gruppo rock. Detta così, niente di male. Se un’azienda riesce a fidelizzare i propri clienti fino a trasformarli in groupies tecnologici significa che ha successo sia nella qualità dei prodotti, sia nelle operazioni di marketing. Ma cosa c’è dietro al culto della Mela?

mercoledì 20 ottobre 2010

Letto per voi. Memorie di una cagna

Indomita e appassionata, dotata di quella bellezza che solo a un personaggio avvolto dal mito e dalla storia può appartenere, Elena è una donna in cerca della felicità. Scandito da una scrittura lirica e musicale, che si armonizza perfettamente col personaggio di Elena di Troia, ma che ci stupisce notevolmente per la giovane età dell’autrice, Memorie di una cagna è un libro che seduce, intriga e lascia il lettore con lo struggente desiderio di andare ancora più a fondo di un personaggio assunto, nell'immaginario europeo, a icona dell' eterno femminino. Figura tragica e struggente dall’incolpevole bellezza, figlia di Leda, la “donna dai capelli filati nell’oro” ma incapace di essere madre; sorella dei gemelli Castore e Polluce che vivono in un mondo del quale si sentono i soli privilegiati abitanti e di Clitemnestra, magra e seria, dagli occhi affilati come lame e nata per regnare, Elena è una bambina sola.

martedì 19 ottobre 2010

Letto per voi. Il ladro di libri incompiuti

Con Il Circolo Dante, Matthew Pearl ha saputo affascinare i lettori grazie a un giallo erudito e seducente la cui soluzione era nascosta nelle terzine dell’Inferno dantesco. Poi, con L’ombra di Edgar ci ha trascinato in un’avventura mozzafiato nel mistero della morte di Edgar Allan Poe. Ora questo straordinario scrittore, nonché giovanissimo docente di Harvard, torna a proporci un nuovo thriller di grande fascino e cultura, dedicato niente meno che a Charles Dickens e al suo ultimo romanzo incompiuto, che rimane uno dei grandi enigmi insoluti della storia della letteratura mondiale.
Siamo a Boston, nell’anno 1870: il giovane Daniel Sand è al porto in attesa di un piroscafo in arrivo dall’Inghilterra. Ha un incarico importante per conto del suo datore di lavoro, James Osgood, un piccolo editore che ha l’esclusiva per l’America dei romanzi di Charles Dickens. Il compito di Daniel è di ritirare in gran segreto gli ultimi, preziosi capitoli dell’unico romanzo giallo mai uscito dalla penna del maestro britannico: Il mistero di Edwin Drood.

lunedì 18 ottobre 2010

Letto per voi. La piccola Chartreuse

C'è una piccola macchia rossa fuori dal portone della scuola, un fagottino che si intravede appena in un pomeriggio invernale infreddolito dalla pioggia e dalla solitudine. Eva ha dieci anni e non le appartengono le grida gioiose degli altri bambini, quei compagni di scuola che compagni non sono perché lei non li conosce. Non ha avuto tempo, Eva, di fare amicizia con nessuno e forse, non ne ha avuto neppure voglia. Da poco arrivata in quella città senza nome, della quale sappiamo solo trovarsi ai piedi della Chartreuse, la montagna imponente e maestosa che domina la piccola umanità ai suoi piedi, Eva è colma di una solitudine inquieta, sottile, appena attenuata dalla certezza che di lì a poco avrà anche lei una mano in cui infilare la propria, una guancia su cui posare un bacio umido di pioggia. Da quando si sono trasferite in quella città la madre di Eva sembra vivere in un tempo proprio, rallentato, vago, nel quale diventa impossibile, ogni giorno, arrivare in orario dalla figlia che la attende. Eva aspetta.