venerdì 22 ottobre 2010

Percorsi di lettura. Umberto Eco

Cos'è la filosofia? Scusate il mio conservatorismo banale, ma non trovo ancora di meglio che la definizione che ne dà Aristotele nella Metafisica: è la risposta a un atto di meraviglia.
Umberto Eco

È italiano e ne siamo orgogliosi. È critico, saggista, scrittore, filosofo, accademico, semiologo e linguista di fama internazionale. E sicuramente stiamo dimenticando qualcosa. Del resto, cosa dire di un uomo che ha ricevuto ben 37 lauree honoris causa da università di tutto il mondo? Umberto Eco, alessandrino classe 1932, laureatosi giovanissimo in filosofia, ha svolto indagini in molteplici direzioni: sulla storia dell'estetica, sulle poetiche d'avanguardia, sulle comunicazioni di massa, sulla cultura di consumo, spaziando dall'estetica medievale alla semiotica ai vari codici di comunicazione artistica.

giovedì 21 ottobre 2010

Letto per voi. Mela marcia. La mutazione genetica di Apple

Sorpresi e sicuramente perplessi per quella che è stata considerata l’ennesima follia di massa scatenata dalla moda del momento, abbiamo tutti avuto modo di vedere le lunghissime code di persone in fila in ogni parte del mondo per aggiudicarsi l’ambito oggetto del desiderio. Prima venne l’Iphone, poi, è stato il turno dell’Ipad. Sono stati spesi fiumi di inchiostro e scomodati illustri sociologi per indagare cosa stia alla base della corsa alla mela. Beh, non si tratta di un mero fenomeno di costume. Niente affatto. Apple non ha clienti, ha fan. Esattamente come un gruppo rock. Detta così, niente di male. Se un’azienda riesce a fidelizzare i propri clienti fino a trasformarli in groupies tecnologici significa che ha successo sia nella qualità dei prodotti, sia nelle operazioni di marketing. Ma cosa c’è dietro al culto della Mela?

mercoledì 20 ottobre 2010

Letto per voi. Memorie di una cagna

Indomita e appassionata, dotata di quella bellezza che solo a un personaggio avvolto dal mito e dalla storia può appartenere, Elena è una donna in cerca della felicità. Scandito da una scrittura lirica e musicale, che si armonizza perfettamente col personaggio di Elena di Troia, ma che ci stupisce notevolmente per la giovane età dell’autrice, Memorie di una cagna è un libro che seduce, intriga e lascia il lettore con lo struggente desiderio di andare ancora più a fondo di un personaggio assunto, nell'immaginario europeo, a icona dell' eterno femminino. Figura tragica e struggente dall’incolpevole bellezza, figlia di Leda, la “donna dai capelli filati nell’oro” ma incapace di essere madre; sorella dei gemelli Castore e Polluce che vivono in un mondo del quale si sentono i soli privilegiati abitanti e di Clitemnestra, magra e seria, dagli occhi affilati come lame e nata per regnare, Elena è una bambina sola.

martedì 19 ottobre 2010

Letto per voi. Il ladro di libri incompiuti

Con Il Circolo Dante, Matthew Pearl ha saputo affascinare i lettori grazie a un giallo erudito e seducente la cui soluzione era nascosta nelle terzine dell’Inferno dantesco. Poi, con L’ombra di Edgar ci ha trascinato in un’avventura mozzafiato nel mistero della morte di Edgar Allan Poe. Ora questo straordinario scrittore, nonché giovanissimo docente di Harvard, torna a proporci un nuovo thriller di grande fascino e cultura, dedicato niente meno che a Charles Dickens e al suo ultimo romanzo incompiuto, che rimane uno dei grandi enigmi insoluti della storia della letteratura mondiale.
Siamo a Boston, nell’anno 1870: il giovane Daniel Sand è al porto in attesa di un piroscafo in arrivo dall’Inghilterra. Ha un incarico importante per conto del suo datore di lavoro, James Osgood, un piccolo editore che ha l’esclusiva per l’America dei romanzi di Charles Dickens. Il compito di Daniel è di ritirare in gran segreto gli ultimi, preziosi capitoli dell’unico romanzo giallo mai uscito dalla penna del maestro britannico: Il mistero di Edwin Drood.

lunedì 18 ottobre 2010

Letto per voi. La piccola Chartreuse

C'è una piccola macchia rossa fuori dal portone della scuola, un fagottino che si intravede appena in un pomeriggio invernale infreddolito dalla pioggia e dalla solitudine. Eva ha dieci anni e non le appartengono le grida gioiose degli altri bambini, quei compagni di scuola che compagni non sono perché lei non li conosce. Non ha avuto tempo, Eva, di fare amicizia con nessuno e forse, non ne ha avuto neppure voglia. Da poco arrivata in quella città senza nome, della quale sappiamo solo trovarsi ai piedi della Chartreuse, la montagna imponente e maestosa che domina la piccola umanità ai suoi piedi, Eva è colma di una solitudine inquieta, sottile, appena attenuata dalla certezza che di lì a poco avrà anche lei una mano in cui infilare la propria, una guancia su cui posare un bacio umido di pioggia. Da quando si sono trasferite in quella città la madre di Eva sembra vivere in un tempo proprio, rallentato, vago, nel quale diventa impossibile, ogni giorno, arrivare in orario dalla figlia che la attende. Eva aspetta.

domenica 17 ottobre 2010

Letto per voi. L'acchiapparatti

Esistono ancora libri che non è possibile ignorare. Libri non supportati da un pressante marketing editoriale e pubblicati quasi in sordina ma che, nonostante tutto, riescono con la sola forza della loro ottima qualità narrativa a emergere spontaneamente. L’acchiapparatti è uno di questi: pubblicato un paio di anni fa dalla casa editrice Campanila e passato inizialmente pressoché inosservato, il romanzo d’esordio di Francesco Barbi si è rivelato una delle più belle e inaspettate sorprese nel panorama del Fantasy italiano. Grazie al tam tam dei lettori che, evidentemente, sono molto meno disattenti e superficiali di quanto le statistiche di lettura vogliano farci credere, L’acchiapparatti  si è prepotentemente ritagliato uno spazio nel panorama editoriale italiano, al punto tale da avere suscitato l’interesse di una casa editrice come Baldini Castoldi Dalai, in procinto di pubblicare non una semplice ristampa, bensì una nuova edizione.